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Archivio 2006

Lunedì 4 dicembre 2006

III Congresso Internazionale "Scienza e Società"

Organizzato dal Consiglio dei Diritti Genetici, il III congresso internazionale "Scienza e Società" si è svolto a Roma dal 30 novembre al 2 dicembre 2006. Il congresso si è articolato in tre giornate-workshop sulle seguenti tematiche:
  • Bioscienze, qualità dell'informazione e processi decisionali;
  • OGM, fame e futuro;
  • Dalla governance al government dell'innovazione biotecnologica.
La prima giornata è stata una riflessione sulla validità degli attuali sistemi di valutazione della ricerca scientifica; si è affrontato il problema del rapporto tra la peer-review e i poteri politici ed economici. Sono intervenuti tra gli altri l'epidemiologo Thomas Jefferson, autore di un libro sulle "bufale" nella medicina, e il biologo Marcello Buiatti, che ha proposto interessanti riflessioni su come i mass media interpretano il darwinismo.
Nella seconda giornata si è affrontato il bollente tema degli OGM da un punto di vista originale, che è quello di chiedersi se gli enormi investimenti sugli OGM siano giustificati da risultati concreti. Molti dati mostrano infatti che gli OGM non hanno prodotto miglioramenti apprezzabili nell'agricoltura.
La terza giornata ha avuto come tema centrale la ricerca di spazi e modi per rendere tutti i soggetti della società civile partecipi dei processi decisionali in campo scientifico. Per ulteriori informazioni si visiti il sito web www.consigliodirittigenetici.org.

Segnaliamo un altro importante congresso che si è svolto negli stessi giorni a Forlì, al quale non abbiamo potuto partecipare: si tratta del V convegno nazionale sulla comunicazione della scienza, organizzato in collaborazione con la SISSA di Trieste (Master in comunicazione della scienza).



Lunedì 9 ottobre 2006

"Una sfida per i divulgatori. Il ruolo della comunicazione e della divulgazione scientifica nel rilancio della ricerca"

E' il titolo di una giornata di studio che si è svolta giovedì 5 ottobre 2006 nella Sala del Carroccio del Comune di Roma, in piazza del Campidoglio, a Roma.

Sul sito www.premiosapio.it sono disponibili i filmati degli interventi dei relatori.

Diamo alcune brevissime note sugli interventi per noi più interessanti.

Mario Morcellini, preside della facoltà di Scienze della Comunicazione dell'Università di Roma "La Sapienza", ha presentato alcuni interessanti risultati: uno di essi è che da 15 anni la fiducia della gente nei confronti degli "esperti" è in calo costante, nonostante stia aumentando la quantità di divulgazione. Evidentemente i sistemi divulgativi, pur aumentando in numero, stanno perdendo la loro efficacia.

Carlo Bernardini, direttore di Sapere, ha evidenziato l'importanza di focalizzare l'attenzione sulla storia della scienza, non dal punto di vista aneddotico ma come storia dell'evoluzione delle idee. Piuttosto che occuparsi di divulgare l'ultimissima scoperta bisognerebbe secondo Bernardini dedicarsi alla riflessione su risultati universalmente accettati ma senza una vera consapevolezza al di fuori del mondo degli scienziati. Un paradigma esemplificativo è l'atomismo, che ha una storia che parte dall'antica Grecia: da tutti è riconosciuto vero ma pochi hanno chiare le ragioni di quest'accettazione. Lo stesso punto di vista è stato sostenuto dal biologo Ernesto Capanna, che svolge un corso di storia della biologia all'Università "La Sapienza" di Roma.

Amelia Beltramini, vice caporedattore di Focus, ha fatto un interessante ritratto del giornalista di divulgazione scientifica italiano: freelance mal pagato, per sopravvivere deve scrivere il maggior numero possibile di articoli e dunque non ha tempo per informarsi. Intervista quindi il primo che capita e interagisce praticamente solo con gli uffici stampa. Sono stati mostrati alcuni articoli che erano la copia esatta del comunicato dell'agenzia stampa.

Edoardo Boncinelli, biologo e noto divulgatore, ha insistito sulla scuola come unica vera possibilità per il miglioramento della cultura scientifica nel nostro Paese.

Infine Guido Martinelli, direttore del Dipartimento di Fisica dell'Università "La Sapienza", ha parlato dell'ignoranza scientifica e matematica degli studenti delle scuole italiane, citando tra gli altri alcuni risultati forniti da FormaScienza.





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