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La direzione del tempo

Martedì 24 marzo 2009, ore 20,30

L'osservazione della natura ci insegna fin da piccoli che il tempo scorre solo in una direzione e non è possibile tornare indietro. Il concetto stesso di tempo è in qualche modo basato su fenomeni che sembrano evolvere sempre in una sola direzione, primo tra tutti il nostro invecchiamento biologico.
Tuttavia le leggi della meccanica che regolano l'universo sono perfettamente reversibili: se osservassimo il moto dei pianeti invertendo la direzione del tempo essi percorrerebbero le stesse orbite e sembrerebbero muoversi in modo naturale.
Com'è possibile che leggi naturali reversibili producano fenomeni osservabili chiaramente irreversibili? È possibile osservare in natura fenomeni perfettamente reversibili o siamo "condannati" ad una vita irreversibile? Quali conseguenze ha l'irreversibilità sul nostro universo?
Questi temi accendono il dibattito scientifico da più di cento anni. Noi ne parleremo stasera con due dei massimi esperti a livello internazionale, i fisici Giovanni Gallavotti e Gianni Jona Lasinio.

Giovanni Gallavotti

Laureato in fisica a Roma nel 1963 e perfezionatosi a Firenze nel 1965, ha lavorato presso l'Institut des Hautes Études Scientifiques di Parigi, alla Rockefeller University di New York e all'Istituto di Matematica dell'Università di Roma "La Sapienza". Professore ordinario a Roma, è anche docente di Fisica Teorica in Olanda e di Matematica alla Università di Princeton.
Le sue ricerche e risultati hanno riguardato tutti i settori della fisica matematica: la teoria dei sistemi dinamici, la teoria ergodica, la fluidodinamica, la teoria quantistica dei campi e soprattutto la meccanica statistica.
Nel 1997 ha ricevuto il "Premio Nazionale Presidente della Repubblica" presso la Classe di Scienze Naturali dell'Accademia dei Lincei e nel 2007 ha ricevuto la Medaglia Boltzmann, il più alto riconoscimento internazionale per contributi scientifici alla meccanica statistica. È membro di numerosi comitati scientifici italiani e internazionali.

Gianni Jona-Lasinio

Laureato in fisica a roma nel 1956, ha lavorato all'Università di Chicago, al CERN a Ginevra, al Massachusetts Institute of Technology, all'Institut des Hautes Études Scientifiques e all'Università "Pierre et Marie Curie" di Parigi. È stato professore ordinario all'Università di Padova e all'Università di Roma "La Sapienza" dove è attualmente professore emerito.
Le sue ricerche hanno riguardato la fisica delle particelle elementari, la teoria dei campi quantistici e successivamente la meccanica statistica, in particolare lo studio dei fenomeni critici nelle transizioni di fase e degli stati lontani dall'equilibrio. In matematica ha contribuito alla teoria delle equazioni differenziali stocastiche in dimensione infinita.
Nel 2006 ha ricevuto il premio Feltrinelli. Ha fatto parte e fa parte tuttora del consiglio scientifico di istituzioni internazionali e del comitato editoriale di varie riviste internazionali.



Letture suggerite

Ruelle David, "Caso e Caos", Bollati Boringhieri
Feynman Richard, "La legge fisica", Bollati Boringhieri
Zeh, "The physical basis of time arrow"
Boltzmann L., "Scritti divulgativi" (a cura di Carlo Cercignani), Bollati Boringhieri, 1999
Lindley David, "L'atomo di Boltzmann", Bollati Boringhieri
C. Cercignani, "Ludwig Boltzmann e la meccanica statistica", La Goliardica Pavese, 1997
C. Cercignani, "Ludwig Boltzmann: The Man Who Trusted Atoms", Oxford University Press (1998)



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