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L'origine dell'evoluzione

Libri con gusto - martedì 20 febbraio 2007, ore 21

Il 12 febbraio del 1809 a Shrewsbury in Inghilterra, nasceva Charles Darwin. Circa 50 anni dopo, il naturalista inglese pubblicò uno dei testi che hanno più profondamente segnato la storia dell'uomo: "L'origine delle specie". L'idea rivoluzionaria per quei tempi, ma per certi versi ancora per i nostri, è che tutti gli organismi derivano da un antenato comune. Ma da dove si è sviluppata quest'idea e quali evidenze contribuiscono al suo mantenimento? Qual è il motore del processo che porta un organismo a trasformarsi in un altro? Il dibattito attorno a questo argomento è tuttora fonte di accese discussioni. I recenti sviluppi della biologia molecolare, della genetica, delle neuroscienze e dell'informatica, che hanno affiancato le discipline naturalistiche nello studio del processo evolutivo, stanno fornendo dati preziosi, ma al giorno d'oggi non è stato possibile definire un quadro unitario.
Di questi ed altri temi discuteremo con Piero Cammarano, un biologo molecolare che si occupa dello studio di microrganismi che vivono in condizioni estreme, e Stefano Mariani, uno zoologo che si occupa dell'origine e del mantenimento della biodiversità negli ambienti marini. Approcci diversi, ma con il comune obbiettivo di capire se questa sera possiamo discutere grazie al caso o alla necessità.
Coordina il dibattito il biologo e divulgatore Giovanni Mirabella.



Piero Cammarano

Biologo Molecolare. Dopo la laurea all'Università di Roma "La Sapienza" lavora per diciassette anni presso l'ENEA; dal 1960 al 1966, al Centro Nucleare di Oak Ridge, Tennessee, USA. Nel 1969 diventa libero docente di Biologia Molecolare presso l'Università di Roma "La Sapienza". Si è sempre occupato di Biologia Molecolare e in particolare di Evoluzione Molecolare. Ha contribuito alla definizione degli archei come terzo dominio di vita cellulare, fin dal 1978, anno della loro scoperta. Si interessa soprattutto di biologia dei procarioti ipertermofili, microrganismi che vivono in ambienti vulcanici, in condizioni saline estreme o in acque sulfuree. Ha all'attivo numerose pubblicazioni scientifiche internazionali

Stefano Mariani

Zoologo. Si laurea presso l' Università di Roma "Tor Vergata" nel 1997. Nel 2001 consegue il dottorato di ricerca in genetica di popolazioni. La passione per la ricerca sui pesci marini lo ha portato, nel 2002, a lavorare come post-doc all'Università di Hull, in Inghilterra; dal 2005 diviene docente di biologia dei pesci all'Università di Dublino (UCD). Si occupa di progetti di ricerca su varie tematiche fondamentali per comprendere l'origine ed il mantenimento della biodiversità negli ambienti marini, tra cui: l'identificazione della struttura spazio-temporale degli stock di pesci, le relazioni tra ospite e parassita, le conseguenze popolazionali del cambio di sesso nei pesci marini, e l'impatto dei cambiamenti climatici sulle popolazioni marine costiere. Pubblica regolarmente su riviste scientifiche internazionali.




Letture

da Charles Darwin, "L'orgine delle specie"

E' interessante contemplare l'intricata sponda di un fiume, fitta di piante di ogni tipo, con gli uccelli che cantano tra i cespugli, gli insetti che sfrecciano nell'aria, e i vermi che lentamente strisciano nella terra umida; e riflettere sul fatto che tutte queste forme elaborate, cosi diverse l'una dall'altra e reciprocamente interdipendenti in maniera così complessa, sono state tutte prodotte da leggi che agiscono intorno a noi. Queste leggi, intese in senso lato, sono la Crescita con Riproduzione; l'Ereditarietà, implicita nel concetto stesso di riproduzione; la Variabilità, dovuta all'influsso diretto o indiretto delle condizioni esterne di vita, e dipendente dall'uso e il non-uso; il Tasso di Incremento demografico, cosi elevato da causare la Lotta per la Sopravvivenza, da cui, come conseguenza della Selezione Naturale, deriva la Divergenza dei Caratteri e l'Estinzione delle forme meno progredite. Pertanto, quanto di più sublime siamo in grado di concepire, ovvero la comparsa degli animali superiori, è il risultato diretto della guerra, della carestia e della morte volute dalla natura. C'è un senso di grandezza in questa visione della vita, con i suoi molteplici poteri, la quale è stata in principio innescata in una o poche forme, e che, mentre questo pianeta ha continuato a girare secondo le leggi della gravità, da un inizio cosi semplice, infinite forme di vita, bellissime e meravigliose, si sono evolute, e continuano incessantemente ad evolversi.




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