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L'irrazionalità nell'economiaMartedì 21 aprile 2009, ore 20,30La visione fornita dall'economia tradizionale è, se non completamente errata, quanto meno deviante. Essa si basa infatti su una concezione meccanicistica, la cui conseguenza è chiara: se l'economia funziona come una macchina, per quanto complicato possa esserne il funzionamento, una volta compreso, tale funzionamento diventa prevedibile. L'economia tradizionale sottovaluta l'interazione tra gli individui, ma la società civile ed economica è composta soprattutto delle relazioni tra individui e delle conseguenze delle loro scelte. Inoltre le scelte non sono tutte uguali, alcune vengono prese quasi inconsciamente, mentre altre invece vengono ponderate con accuratezza. Quel che è noto ormai da molti anni è che le scelte dell'individuo, in particolare in condizioni di rischio ed incertezza, differiscono sistematicamente da quanto previsto dai modelli dell'economia tradizionale. Come descrivere allora tali comportamenti? Quanto meccanismi come il caso, l'imitazione, le emozioni e gli errori sistematici influenzano le decisoni prese? Massimo EgidiProfessore prima all'Università di Torino poi all'Università di Trento, della quale è Rettore dal 1996 al 2004, dal novembre 2005 è professore all'Università LUISS Guido Carli, di cui è attualmente Rettore. Nell'ultimo decennio è stato ospite di varie Università e centri di ricerca in Francia, USA e Austria.È membro di diversi comitati scientifici e fondazioni internazionali; e della Società Italiana degli Economisti e della European Economic Society. È autore di oltre 50 pubblicazioni scientifiche su argomenti di Economia Sperimentale e Cognitiva, Teoria dell'organizzazione e dell'apprendimento organizzativo, Teoria delle Decisioni a Razionalità limitata. L'approccio, la metodologia e gli argomenti di ricerca sono tutti entro l'alveo della linea scientifica sinteticamente indicata come approccio di "bounded rationality". Miguel Angel VirasoroStudia Fisica a Buenos Aires, lascia in seguito l'Argentina e passa diversi periodi negli USA (Berkley e Princeton), in Francia (Parigi) e in Italia (Trieste, Roma).Si è occupato di fisica delle particelle elementari, monopoli magetici, sistemi complessi e vetri di spin. Ha sviluppato un'algebra per la teoria delle stringhe che ha preso il suo nome (Algebra di Virasoro). Attualmente si occupa prevalentemente di reti neurali e modelli economici. Ha diretto per sette anni l'ICTP di Trieste (International Centre for Theoretical Physics), attualmente è professore all'Università di Roma "La Sapienza". torna alla pagina dei caffè scienza |
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