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<< precedente stagione successiva >> Covid-19 e salute mentaleMercoledì 13 maggio 2020, ore 19,30 DIRETTA WEBcon Grazia Attili, psicologa evoluzionista, e Antonio Onofri, psichiatra Conducono: Laura Maggi e Cinzia Belmonte Regia Tecnica: Antonio Ianiero Come mai la mancanza degli altri ha un impatto così forte sulla salute mentale? Quali sono le reazioni principali e quando dobbiamo allarmarci? Cosa possiamo fare per affrontare al meglio la situazione? Ne parleremo in compagnia dei nostri ospiti e delle vostre domande. Grazia AttiliProfessore Ordinario di Psicologia Sociale, attualmente Professore Emerito e Direttore dell'Unità di Ricerca "Sistemi Sociali, Strutture Mentali e Attaccamento" presso il Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche dell'Università di Roma "Sapienza". Ha introdotto per prima in Italia negli ambiti psicologici la prospettiva evoluzionistica e la Teoria dell'Attaccamento. Ha lavorato a lungo con Robert Hinde , presso il Medical Research Council di Cambridge (Gran Bretagna) e con gli allievi di Konrad Lorenz, presso il Forschungsgruppe fuer Humanethologie del Max Planck Institut fuer Verhaltensphysiologie di Andechs ( Germania).È autrice di numerosi articoli su riviste internazionali ed italiane, e di libri tra i quali, per Il Mulino, "Attaccamento e Amore" (2004) ; "Psicologia Sociale- Tra basi innate e influenza degli altri" (2011); "L'Amore Imperfetto: Perchè i genitori non sono sempre come li vorremmo" ( 2012); "Il Cervello in Amore: Le donne e gli uomini ai tempi delle neuroscienze" (2017). Per Raffaello Cortina, "Attaccamento e Costruzione Evoluzionistica della Mente: Normalità, patologia, terapia" (2007). Abstract di Grazia AttiliEffetti dell'isolamento: Meccanismi evoluzionistici e neuronaliDall'inizio dell'emergenza Covid19 molte persone riportano reazioni spia di un forte disagio. Questi stati si sono amplificati quando è cominciato l' isolamento di massa. Ma come mai la mancanza degli altri ha un impatto così forte sulla salute? Il modo in cui si è dipanata nei milioni di anni la nostra evoluzione biologica e il modo in cui, di conseguenza, sono organizzati il nostro cervello e la nostra mente forniscono una interpretazione plausibile. Nell'ambiente pieno di pericoli in cui vivevano i primi uomini, la sopravvivenza era assicurata dalla possibilità di mantenere il contatto e la vicinanza con altri individui. Quindi, la selezione naturale ha fatto sì che la nostra programmazione genetica preveda che la socialità produca benessere e un senso di sicurezza, attraverso il rilascio di neurormoni specifici e l'attivazione di aree particolari del nostro cervello. Di grande importanza una biomolecola come l'ossitocina, la quale non solo induce fiducia negli altri ma modula, anche, quella parte del cervello che si attiva quando si percepisce un pericolo. L'isolamento si pone come una "condizione contro natura" che fa venir meno la possibilità di usufruire di quelle variabili biologiche. In questo periodo di emergenza magnifica, inoltre, gli effetti sull'omeostasi fisiologica e sulle risposte collegate all'ansia dovute alla paura. Non tutti reagiscono allo stesso modo così che ciascuno contrasta gli effetti dello stare da soli sulla base della sua personalità e delle sue esperienze relazionali precoci. Antonio OnofriMedico psichiatra, psicoterapeuta membro del Direttivo della Associazione Italiana per l'EMDR. Professore a contratto di Psichiatria presso Sapienza Università di Roma. Fa parte del Comitato Scientifico della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Training School di Roma e di Jesi. www.scuolapts.it È Dirigente Medico presso il Servizio Psichiatrico dell'Ospedale Santo Spirito di Roma e Presidente dell'Unità di Terapia del Trauma del Centro Clinico de Sanctis di Roma. Coordina il progetto di ricerca "Covid-19 Isolamento, benessere psicologico", che vede la collaborazione del Centro Clinico de Sanctis di Roma, dell'Università Nicolò Cusano, della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Training School e altre istituzioni scientifiche.Ha pubblicato diversi libri sul tema del trauma, del lutto e della depressione. Ha contribuito a fondare, insieme a Fabio Albertelli e a Cecilia La Rosa, un portale dedicato alla psichiatria e alla psicologia www.apertamenteweb.com Abstract di Antonio OnofriEmergenza da pandemia: quali effetti sulla salute mentale?Negli Stati Uniti, la Associazione degli Psichiatri ha già lanciato l'allarme: dopo l'emergenza da Covid-19 ci aspetta una "pandemia psichiatrica". E in effetti, anche in Italia, stiamo assistendo a un aumento impressionante di problematiche psichiatriche. I disturbi psichiatrici e il loro decorso vengono sempre più concettualizzati dalla comunità scientifica come l'esito della interazione di un'ampia gamma di fattori di rischio e protettivi, di ordine biologico, psicologico e sociale. In che modo la attuale situazione può rappresentare un importante fattore di rischio per l'emergere di disturbi di interesse psichiatrico? Possiamo definirla come una condizione traumatica? Quali sono le sue specificità e i possibili effetti sul Sistema Nervoso Centrale e sullo stato psichico delle persone più direttamente coinvolte e sulla popolazione in generale? A partire dalle normali reazioni ai pericoli e alle minacce, ci interrogheremo sugli effetti psicologici e neurofisiologici della attuale situazione, sul rischio che le normali risposte allo stress possano divenire così pervasive e perduranti da configurarsi come vere e proprie manifestazioni cliniche di un disturbo. Verranno anche fornite alcune informazioni utili ad affrontare al meglio la situazione di emergenza, insieme alla breve descrizione di alcuni interventi psicoterapeutici specifici. GUARDA IL VIDEO DELL'INCONTRO! torna alla pagina dei caffè scienza |
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