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L'enigma delle cellule immortali

Martedì 26 marzo 2013, ore 20,30 presso la libreria asSaggi, via degli Etruschi 4


Incontro trasmesso in diretta web sul canale YouTube di formaScienza


La coltura di cellule isolate dall'organismo richiese circa mezzo secolo per diventare una tecnologia accessibile e diffusa nei laboratori di tutto il mondo, ed offrire possibilità inedite di ricerca sui meccanismi cellulari e molecolari che regolano la vita.
Un secolo fa avveniva una svolta nella storia della biologia, che aprirà possibilità inimmaginabili nel campo delle bio-scienze. Fu il frutto di un pensiero creativo e non ortodosso e, al tempo stesso, di abilità tecniche molto raffinate.
A questo modello sperimentale, si associano storie private e pubbliche di scienziati che, con diversi intenti, contribuirono a svilupparlo. Queste storie ci dicono molto sulle peculiarità dei percorsi della scienza.
Un caso diverso è la vita di colei che diede origine alla linea cellulare immortale, più diffusa, le HeLa: un umile donna di colore, morta a 35 anni di tumore all'utero.
Questa ultima storia contiene gli interrogativi bioetici con cui oggi ci confrontiamo, stravolgendo e riproponendo, concetti come immortalità, autodeterminazione, identità.

Flavia Zucco, biologa, ci condurrà attraverso la storia di questa rivoluzione silenziosa.


Flavia Zucco

E' stata Dirigente di Ricerca presso l'Istituto di Neurobiologia e Medicina Molecolare del CNR di Roma, ha studiato il differenziamento di cellule intestinali umane in vitro e prosegue le ricerche di tossicologia in vitro su questo modello sperimentale. Ha fatto parte della "Commissione di studio per la valorizzazione della componente femminile nel campo della ricerca scientifica e tecnologica" del CNR. E' socia fondatrice della European Platform of Women in Science (EPWS), finanziata dalla Commissione Europea. Nel 2007 è stata nominata componente della "Commissione Salute delle donne" del Ministero della Salute. Dal 1988, è attiva nel settore "Donne e scienza" ed è Presidente uscente dell'associazione omonima.






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