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Blow-up: racconti dal nanomondoMartedì 23 aprile 2013, ore 20,30 presso la libreria asSaggi, via degli Etruschi 4(data da confermare) Incontro trasmesso in diretta web sul canale YouTube di formaScienza Attraverso le meravigliose immagini della mostra Blow-up, immagini dal nanomondo, Elisa Molinari ci racconta l'esplorazione del mondo a scala nanometrica, dove la materia rivela sorprendenti proprietà. Nel film Blow-up di Antonioni del 1996, il protagonista ingrandisce l'immagine di due amanti nel parco, poi ingrandisce ancora. Nell'immagine sgranata - si incominciano a distinguere gli alogenuri d'argento - vede un uomo e una pistola. Li vede davvero? Nel nostro contesto le parole "immagine", "mostrare" e "reale" sono parole sgranate, che vogliamo esplorare. Le immagini provengono da un microscopio a forza atomica dai sofisticati meccanismi. Rispetto a questi risultati di interazioni successive di elettricità e materia, una vera "fotografi" è una rappresentazione più fedele? La fotografia ci permette di modificare un'immagine in un processo "creativo". Dietro le immagini c'è una realtà che è stata trasformata dall'interazione di qualche sensore in un segnale elettrico (mentre nelle fotografie tradizionali interviene la chimica). Queste immagini sembrano provenire da un altro mondo. Che cosa le rende meno reali? Un nanometro è pari a un milionesimo di millimetro. La punta di oro è una Torre di Babele digitale, o una torta nuziale. O un frattale, o la bocca di un vermiciattolo. Attorno a quell'immagine blu si possono inventare molteplici storie. Inventare storie è nella natura degli esseri umani. E dietro l'elemento più importante della scienza, dietro la sua immaginazione, c'è la narrativa. Cosa sono le ipotesi alternative se non storie? Elisa MolinariFisica, ha lavorato a Stoccarda, Grenoble e Roma. Attualmente è Professore Ordinario di Fisica della Materia all'Università di Modena e Reggio Emilia, e dal 2006 è responsabile dell'Istituto Nazionale per la Fisica della Materia del CNR. A Modena dirige anche, fin dalla sua fondazione nel 2001, il Centro S3 "nanoStructures and bioSystems at Surfaces". Fa parte del Comitato di Programma NMP ("Nanotechnology, Materials and Production Processes") dell'Unione Europea e del "Working Group on Nanotechnology" dell'OCSE. E' Fellow della American Physical Society.La sua ricerca recente si concentra sulle proprietà fondamentali e le applicazioni a lungo termine di nanosistemi e nanobiodispositivi, e sullo sviluppo di metodi per la loro simulazione quantistica. Negli ultimi anni si è anche occupata di comunicazione scientifica con il pubblico sul tema delle nanoscienze e particolarmente sul ruolo delle immagini, sviluppando un progetto e un libro intitolati: "Blow-up. Images of the nanoworld", la mostra che ne fa parte è stata esposta in diverse sedi italiane e internazionali. E' socia fondatrice dell'Associazione Donne e Scienza. torna alla pagina dei Science Show |
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