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UNA VIA ALLE SCIENZIATE - Tour virtuale
INIZIO DEL 1800Dopo la Rivoluzione francese, alla quale le donne hanno partecipato attivamente, la Costituzione francese del 1791 sancisce il diritto di voto solo per gli uomini al di sopra dei 25 anni, indipendenti e dotati di un certo reddito.Sempre nel 1791 la scrittrice Olympe de Gouges (1748-1793) stila la Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina, nella quale chiede uguali diritti e doveri politici e sociali per le donne come per gli uomini. Sarà ghigliottinata nel 1793 "per aver dimenticato le virtù che competono al suo sesso e per essersi immischiata nelle cose della Repubblica". L'ascesa della borghesia porta alla suddivisione dei ruoli: lavoro retribuito agli uomini e lavoro domestico alle donne. Nasce la contrapposizione tra i concetti di ragione e sentimento: all'uomo viene attribuita una natura ragionevole mentre la donna sarebbe influenzata dal sentimento. Nell' "Emilio" del 1862 Rousseau dice della donna che deve essere passiva e debole, opporre poca resistenza e che è fatta per compiacere l'uomo. Sempre in questo periodo si costituisce il concetto di istinto materno. Molti anni più tardi (2001) Sarah Blaffer Hrdy dimostra che l'istinto materno è un'invenzione degli scienziati ai tempi della regina Vittoria. Con la rivoluzione industriale e tecnologica si assiste ad un ampliamento delle conoscenze scientifiche e si istituzionalizza la ricerca. Diventa praticamente impossibile prepararsi da autodidatti e per fare ricerca occorrono laboratori con i macchinari specifici. I nuovi metodi sperimentali permettono la riformulazione dei principi di analisi della materia e facilitano il passaggio dall'Alchimia alla Chimica moderna. (Marie Anne Lavoisier 1758-1836) Esplora il pannello per scoprire la storia delle scienziate << pannello precedente pannello successivo >> |
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